Ancora oggi, cercando su Google, la parola “elettrosmosi” risulta poco cliccata tra i rimedi anti-umidità.
Inoltre succede che in non pochi siti venga solo tirata in ballo, ma in modo alquanto generico o per poi parlare d’altro.
Di fatto qui parliamo di una soluzione di deumidificazione elettrocinetica scientificamente provata.
Tecnicamente la possiamo proprio definire come un drenaggio elettro-osmotico delle pareti.
Come funziona l’elettrosmosi attiva per asciugare le pareti umide
Detto in modo breve, l’elettrosmosi attiva permette di asciugare delicatamente e in modo poco invasivo la muratura, avvalendosi di elettrodi. Questi devono essere sufficientemente integrati e resistenti, in modo da agire contro l’umidità di risalita capillare, sia a livello orizzontale che verticale rispetto alla base dell’intervento.
Altrettanto chiaramente e immediatamente dobbiamo dire che è un sistema altamente efficace, ma dev’essere attuato da tecnici con esperienza specifica in materia. Non è cioè una soluzione “fai da te”, né un sistema miracoloso, bensì una sapiente applicazione di leggi fisiche note da oltre due secoli!!
Questi i passaggi principali:
- il primo passaggio, sull’intero perimetro dell’area da deumidificare, è eseguire una traccia esterna alla base dell’edificio o comunque alla quota più bassa possibile;
- in questa traccia passeranno un cavetto positivo senza interruzioni e uno negativo che verrà collegato alle puntazze nel terreno;
- si effettuano i fori nel terreno per l’inserimento delle puntazze (una ogni 5 m circa);
- viene steso il cavetto negativo lungo l’intero perimetro nella traccia e collegato alle puntazze;
- quindi si stende e si ferma con il cemento anche il cavo positivo costituito di materiale antiossidante e resistente alla corrosione;
- la traccia viene chiusa con malta cementizia;
- installazione della centralina elettronica di alimentazione, impostando un campo elettrico inverso e maggiore di quello misurato inizialmente nella muratura (consumo medio di 5 watt).
Generalmente si effettuano misurazioni successive tramite milliamperometro, per monitorare il corretto funzionamento e la perfetta efficienza del sistema.
Barriera elettrosmotica per muri controterra e pavimenti di seminterrati
Il metodo dell’elettrosmosi attiva, con modalità particolari, può essere applicato anche alle murature controterra, nonché per locali interrati o seminterrati.
In questo modo, oltre a spostare e allontanare l’acqua dalle murature, si crea una protezione permanente all’immobile dall’acqua presente nel terreno e a contatto con muri.
Naturalmente l’istallazione di un impianto elettrosmotico così concepito porta benefici anche ai piani fuori terra, migliorando la salubrità e il benessere di tutte le murature aggredite da umidità di risalita.
DEFINIZIONE DI ELETTROSMOSI DALL’ENCICLOPEDIA TRECCANI
“Fenomeo elettrocinetico osservato per la prima volta da F.F. Reuss (1809): consiste in un flusso di liquido attraverso i capillari di un diaframma poroso non conduttore e ha luogo quando si applica una differenza di potenziale a due elettrodi metallici immersi nelle due parti di liquido separate dal diaframma stesso. (…) Il senso del flusso elettrosmotico dipende dal segno della carica superficiale del solido: se questo, per es., è caricato negativamente, i controioni del doppio strato sono positivi e il liquido si sposta verso l’elettrodo negativo.”
Nota tecnica sull’elettrosmosi
Anche un bassissimo voltaggio elettrico può essere sufficiente per far muovere un liquido all’interno di un mezzo poroso, permeabile e senza bisogno di avere una propria capacità di conduzione.
Ma l’elettrosmosi è invasiva per i muri o pericolosa per le persone?
Il metodo che qui proponiamo è pochissimo invasivo. Le sole parti che resteranno visibili, a installazione avvenuta, sono la centralina elettrica, i cavi terminali di collegamento e al limite l’estremità delle puntazze piantate nel terreno.
Il ridotto voltaggio elettrico per il suo funzionamento è assolutamente privo di rischi per persone e animali.
Vantaggi dell’elettrosmosi attiva
La soluzione permette automaticamente di monitorare nel tempo il processo di risanamento. Questo proprio perché man mano che si abbassa la richiesta di voltaggio elettrico, significa che sta aumentando la resistenza del muro e quindi è diminuito il suo contenuto d’acqua. Con la centralina permanentemente collegata al sistema di elettrodi, non c’è più modo che la muratura torni a inumidirsi.
IMPORTANTE PER UN’OTTIMALE INSTALLAZIONE
Per ottenere un risultato finale pienamente soddisfacente, è di fondamentale importanza la tipologia delle puntazze utilizzate e la loro corretta collocazione.